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Miti, leggende e tradizioni

C’è una Napoli che tutti conoscono e una Napoli differente, insolita, mistica e a tratti magica… una Napoli che si nutre di storie, leggende e tradizioni. È la Napoli del “Munaciello”, dei santi e dei diavoli e di una serie infinita di aneddoti e racconti che svelano luoghi ed itinerari suggestivi.

santa maria purgatorio
santa maria del purgatorio ad arco - Lucia

Lucia, la sposa “pezzentella”

Nel cuore del centro antico di Napoli, lungo via dei Tribunali, si trova la chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, nota al popolo partenopeo come la chiesa “de’ ’e cape ’e morte”. Varcandone la soglia comincia un vero e proprio viaggio nella cultura napoletana tra arte, fede, vita, morte. Dalla piccola e bellissima chiesa del ‘600, si scende nell’antico e grandioso ipogeo che ospita ancora oggi l’affascinante culto delle "anime pezzentelle" (le capuzzelle), i famosi teschi che venivano adottati e curati letteralmente dal popolo con l’ausilio e l’intercessione di preghiere e al fine di ottenere grazie particolari e benedizioni sulla propria famiglia. Fra tutti spicca il teschio di Lucia, dotato di una preziosa corona e di un velo da sposa, sembra si trattasse di Lucia D’Amore, figlia unica del principe di Ruffano Domenico D’Amore, data in sposa al marchese Giacomo Santomago verso la fine del '700.

Ci sono tante leggende sulla sua storia ma Lucia è sempre protagonista di una morte per amore. Si dice che fu il padre, devoto della Chiesa, a volerla seppellire a Purgatorio ad arco.

Intorno alla tragica storia di Lucia da allora si è creata una grande devozione sopratutto da parte di donne in cerca dell'amore o che si rivolgevano a lei per risolvere problematiche legate al cuore.

Lucia è così diventata una luce di speranza per tutte quelle donne che desiderano trovare l’uomo della propria vita per sposarsi. È conservata in un reliquiario circondato da messaggi e bigliettini che le devote le lasciano intorno per ricevere una grazia, alleviare un dolore o semplicemente per ringraziarla.

I misteri della Cappella Sansevero

La Cappella di Sansevero è circondata da diverse leggende, la più nota riguarda il principe Raimondo di Sangro, accusato di aver compiuto atti di magia nera e alchimia, inclusi omicidi per realizzare le Macchine Anatomiche e la presunta trasformazione del velo del Cristo Velato.

La leggenda più famosa legata al Cristo Velato è che il velo di marmo che ricopre il corpo di Cristo sia in realtà un vero velo di tessuto, trasformato in pietra grazie ad un liquido alchemico creato dal Principe. 

È comunque nella cavea sotterranea della cappella che si coglie il lato estremo delle ricerche occulte del padrone di casa, osservando, non senza raccaprioccio, le cosiddette “macchine anatomiche”. Si tratta di due scheletri umani, uno maschile e l’altro femminile, che hanno apparentemente conservato perfettamente integro tutto l’apparato cardiocircolatorio. Si narra che Raimondo di Sangro abbia ucciso due suoi servi, una donna incinta e un uomo, per studiare i sistemi di imbalsamazione.​

Nessuno sa come sa possibile “solidificare” il sangue, tuttavia una curiosa teoria penserebbe che il prodigio sia dovuto a una iniezione a base di mercurio nelle vene dei due cadaveri.

La realtà è che le macchine sono state create dal medico Giuseppe Salerno usando veri scheletri umani e un dettagliato apparato circolatorio artificiale, non il sangue dei cadaveri, ma fili metallici e cere, con una funzione didattica. 

Nonostante la verità sia stata rivelata, il fascino e il mistero delle macchine anatomiche persistono, alimentando il fascino della Cappella Sansevero e delle opere del Principe.

il cristo velato - Cappella di san severo
le macchine anatomiche - Raimondo di Sangro

'o Munaciello e 'a Bella 'mbriana

Munaciello e Bella 'mbriana sono due spiriti leggendari del folklore napoletano che convivono nelle case. La Bella 'mbriana è lo spirito benefico e portatore di fortuna e salute, associato al calore e alla luce domestica; il Munaciello è uno spirito più bizzarro e dispettoso, ma anche capace di portare ricchezza, o un demone dispettoso. Le loro origini sono legate a figure storiche o mitologiche, e la loro presenza dipende dal comportamento degli abitanti. 


La Bella 'mbriana è uno spirito positivo, identificato con la luce e il calore della casa, e si ritiene che il suo nome derivi dalla meridiana, l'ora più luminosa del giorno. La tradizione popolare napoletana la descrive come una bellissima fanciulla, a volte una principessa impazzita per un amore perduto, che vaga per le case e porta benessere. È protettrice delle case, ma può offendersi se la casa viene trascurata o se si hanno intenzioni di trasloco. Si deve lasciarle una sedia libera e non va offesa. 
 

La figura del Munaciello ha diverse interpretazioni: spesso rappresentato come un piccolo monaco vestito con un saio, può essere uno spirito buono e benefico, come il figlio di una vedova che trova denaro, oppure un piccolo demonio dispettoso e cattivo. Si manifesta con gesti che esprimono simpatia o antipatia, a seconda delle circostanze. Porta fortuna e ricchezza, ma anche sfortuna e miseria. 
È considerato un protettore delle case e degli abitanti, ma può anche essere dispettoso.

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